GINECOLOGIA
"Il Ginecologo che non usa il Colposcopio è come l'astronomo che insiste ad osservare le stelle senza usare il telescopio"
Si tratta di un' indagine diagnostica di II° livello che consiste nel visionare a forte ingrandimento i genitali femminili (vulva, perineo, vagina, cervice uterina) servendosi di un particolare microscopio: il colposcopio. L'esame è indolore, non è invasivo né traumatico, non serve anestesia ed il tempo impiegato è pressoché quello di una visita ginecologica.
Durante l'esame si utilizzano delle soluzioni come l'acido acetico e la soluzione di lugol che a contatto con le mucose genitali evidenziano al meglio eventuali lesioni. L'esame,inoltre, può tranquillamente essere prescritto in gravidanza. Il fine di questo esame è quello di effettuare una diagnosi precisa delle patologie del tratto genitale inferiore per eseguire una adeguata scelta terapeutica. La vulvoscopia consiste in una "colposcopia" dei genitali esterni. Tale ispezione è parte integrante dell'esame colposcopico e ne condivide indicazioni ed utilità.
Le indicazioni all'esame colposcopico sono diverse:
La colposcopia si effettua al di fuori del ciclo mestruale, meglio se a metà ciclo. Nella donna in menopausa può essere eseguita in qualsiasi momento.
E' necessario effettuare la colposcopia in un periodo del ciclo in cui non vi siano mestruazioni né perdite ematiche, in quanto la presenza di sangue potrebbe interferire con una buona visualizzazione delle caratteristiche della mucosa in esame. Il momento migliore per effettuare il prelievo è infatti nella fase precoce del ciclo mestruale, cioè a 10-20 giorni dalla comparsa della mestruazione.